Aspirina 400 mg compresse effervescenti con vitamina C contiene 400 mg di acido acetilsalicilico e 240 mg di acido ascorbico (Vitamina C). Gli eccipienti includono citrato monosodico, sodio bicarbonato, sodio carbonato e acido citrico. È indicata per il trattamento sintomatico degli stati febbrili, sindromi influenzali, mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, reumatici e muscolari. Controindicazioni includono ipersensibilità agli ingredienti, ulcera gastroduodenale, diatesi emorragica, gravi insufficienze renale, cardiaca o epatica, deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, trattamento con metotrexato o warfarin, anamnesi di asma indotta da salicilati, ultimo trimestre di gravidanza, allattamento e bambini sotto i 16 anni.
La posologia per adulti è di 1-2 compresse, ripetendo ogni 4-8 ore fino a 3-4 volte al giorno, da sciogliere in mezzo bicchiere d'acqua. Utilizzare sempre il dosaggio minimo efficace e non superare i 3-5 giorni di trattamento senza parere medico. La conservazione deve avvenire a temperatura inferiore a 25° C.
Aspirina può causare reazioni di ipersensibilità, effetti gastrointestinali gravi, lesioni renali e alterazioni della coagulazione, particolarmente nei soggetti a rischio come anziani e persone con ulcera, asma o condizioni di insufficienza organica. Non deve essere utilizzata in combinazione con altri FANS o anticoagulanti senza parere medico. È importante informare il chirurgo dell'uso di acido acetilsalicilico prima di un intervento.
Le interazioni includono metotrexato, warfarin, antiaggreganti piastrinici, SSRI, ACE-inibitori, acido valproico, antidiabetici, digossina, diuretici, acetazolamide, fenitoina, corticosteroidi, metoclopramide e alcool. La vitamina C può interferire con test di laboratorio. Gli effetti indesiderati più comuni sono gastrointestinali, tra cui ulcera, sanguinamento e dolore addominale. Può causare anche reazioni di ipersensibilità, tinnito, emorragia cerebrale e sindrome di Reye nei bambini.
In caso di sovradosaggio da acido acetilsalicilico, i sintomi includono capogiro, vertigini, nausea e vomito. L'intossicazione grave può portare a alterazioni acido-base e insufficienza organica. La gestione include lavanda gastrica, carbone attivo e correzione elettrolitica. L'uso di acido ascorbico può causare emolisi nei pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi e formazione di calcoli renali.
Durante la gravidanza, l'acido acetilsalicilico non deve essere utilizzato, soprattutto nel terzo trimestre, a causa del rischio di tossicità fetale e complicazioni materne. Durante l'allattamento, l'uso è controindicato. A causa della possibile insorgenza di cefalea o vertigini, questo medicinale può compromettere la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
